di Nicola Crivelli
fotografie dell’autore
articolo pubblicato su
BONSAItalia ARTE E NATURA n° 75
Secondo rinvaso
Alla fine di marzo del 2009, aiutato dall’amico Mario, ho effettuato il rinvaso del mugo in un vaso definitivo, in un vaso tokoname rettangolare con gli angoli smussati rientranti.
In marzo 2009, assieme all’amico Mario, mi accingo ad effettuare il rinvaso del mugo
Una giornata piovigginosa, poco male, anzi meglio, la corteccia inumidita risulta meno fragile, e perciò è più facile maneggiare la pianta. Comunque, per evitare di rovinare troppo la corteccia, ho applicato uno straccio bagnato attorno al tronco, nella zona più delicata.
Il pane radicale si presenta ben compatto.
l’ultimo rinvaso risaliva al 2006
Il vaso definitivo, un tokoname rettangolare ma dagli angoli smussati
Districhiamo la zolla, il terriccio è prevalentemente composto di pomice e kiryu, perciò molto leggero e facile da togliere
Bisogna ridurre ancora di più la zolla
cerco di eliminare la maggior parte del terriccio originario possibile
districate le radici
ora andiamo meglio, le proporzioni del vaso sembrano corrette
retro
Si fissa saldamente la pianta con del filo d’alluminio
Il rinvaso è finito
lato sinistro
lato destro
il palco posteriore è da compattare
Il punto focale,
Il lungo shari che sale lungo il tronco
Luglio 2009 pulizia degli aghi
In dicembre 2009 rilego la pianta. Si tratta prevalentemente di una filatura fine
Ho ridotto il volume del primo ramo, che prima gli dava un portamento quasi da han-kengai (semi cascata)
Cerco sempre di evitare la chioma troppo triangolare, il Maestro Kobayashi, chiama i bonsai con la chioma troppo triangolare, bonsai onigiri.
Gli onigiri sono delle polpette di riso. Questo tipologia di forma è sconsigliata nella realizzazione di un bonsai
Il primo ramo un po’ fuori dagli schemi sta diventando la caratteristica che distingue un po’ tutte le mie creazioni
Ho qui preparato un allestimento con il mio pinus mugo
Ho usato uno scroll rappresentante la luna velata d’autunno.
Sullo scroll sono rappresentati anche dei giunchi.
I mughi crescono in alta montagna, spesso in terreni acquitrinosi.
Siccome la shitakusa (erba sotto, erba di compagnia) è raffigurala nello scroll, ho preferito lasciare lo spazio sulla destra vuoto
Il vaso e tokoname non smaltato, rettangolare, perciò shin. Le conifere sono Shin, maschili e formali.
Questo mugo nel suo portamento maschile però ha dei movimenti abbastanza sinuosi e gyo (informali). Perciò ho preferito un vaso Shin (rettangolare-formale) ma con gli angoli smussati, rientranti ed con un profilo morbido (gyo).
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Maestro Kitora , mi sto apprestando ad effettuare il primo rinvaso di un MUGO di una quindicina di anni allevato in vivaio. Visto l’osticita di queste conifere nell’accetare di sfoltire e accorciare le radici mi chiedevo se non avesse qualche consiglio da darmi per aumentare le probabilita’ di successo.
Grazie
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Eccellente demo. Le radici oltre ad essere state districate sono state anche ridotte? E se tagliate sarebbe importante vedere di quanto. E poi il nuovo terriccio aveva la stessa composizione pomice e kiryu come il precedente? Grazie per la risposta.
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Quest’anno (2014) è stato di nuovo rinvasato,
Ho potato le radici ed usato un mix di :
pomice 2
Kiryu 1
Akadama 1
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