Taxus Bonsai & Suiseki Magazine

tasso5tasso8tasso9tasso13Il tasso è un’essenza molto vigorosa, questo materiale ha moltissima vegetazione giovane. Da quello che si può dedurre dalle foto, si tratta di un materiale da vivaio, fatto ingrossare in campo e poi capitozzato. Avendo una vegetazione molto fitta si fa molta fatica a vedere la struttura del tronco. Con un po’ di fantasia immagino un tronco più o meno come quello che ho evidenziato in rosso nel primo disegno.

Nella creazione di un tasso bonsai è molto importante la lavorazione della legna secca. La legna secca rientra nella tipicità dell’essenza del tasso, ogni essenza, in natura e bonsai, ha una sua tipicità. Il ginepro chinensis, shinpaku, ha un secco molto tipico, contorto, a spirali e piatto. Guardando un dettaglio di legna secca, un occhio esperto, sa riconoscere subito a che essenza appartiene. I tassi in natura e di conseguenza in bonsai, non hanno quasi mai un comportamento contorto, la loro crescita è spesso dritta, nei parchi si sviluppa quasi a scopa rovesciata. Per la facilità con cui forma i polloni, spesso lo si trova in stile a ceppaia, quasi sempre con tronchi dritti. Il legno del tasso è molto duro, ma con il tempo tende a svuotarsi all’interno, tipico del tasso è perciò il sabamichi (tronco cavo).

Quando si analizza un materiale, la prima cosa che si cerca è il nebari. Il piede di questo tasso è abbastanza difettoso perché si sviluppa solo da un lato. Un nebari che si sviluppa solo da un lato non si presta alla formazione di un bonsai negli stili Chokkan (eretto formale) e Moyogi (eretto informale). Potrebbe andare bene per uno stile inclinato (shaka) o semi cascata (Han Kengai).
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Disegno 1

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Disegno 2 – Si inclina il tronco leggermente verso sinistra per migliorare il nebari che formava uno scalino.

Dopo il nebari si analizza il tronco.
Anche in questo caso ci troviamo con un tronco non molto conico, quindi dovremo cercare di dare conicità al tronco intervenendo sulla legna secca, ovvero creando delle parti secche, jin e shari dove il tronco è cilindrico.

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Disegno 3 – In arancione ho evidenziato quale sarà il movimento del fusto. L’apice verrà ricostruito con un ramo giovane. Le parti che non servono per la costruzione del tronco si lavorano a jin e shari, in questo modo cerchiamo di dare conicità ed un po’ di movimento al tronco.

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Disegno 4 – Si selezionano i rami utili al disegno. Si selezionano le vene (se non già definite naturalmente). I tratti cilindrici verranno lavorati a legna secca, i monconi e il tronco principale verranno svuotati della parte centrale. Bisogna lavorare il secco in modo che sembri naturale e non artificioso.

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Disegno 5

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Disegno 6

 

Nello stile inclinato è importante che ci sia un ramo forte nella parte opposta alla direzione della pianta.

Il sashi-eda, il ramo principale che enfatizza la direzione, sarà il secondo ramo di sinistra. L’apice torna verso il centro per poi direzionarsi a sinistra.
Questo tasso avrà una direzione molto marcata, è importante che il flusso di energia che parte dal nebari verso l’apice, fluisca vero sinistra.
Nel limite del possibile bisognerebbe evitare una triangolarità della chioma. Nel bonsai sono molto importanti i vuoti e i pieni, come nella musica e nell’arte in generale.

Con essenze come il tasso, in pochi anni si possono ottenere degli ottimi risultati.

Vedrei bene una pianta di questo genere in un vaso rettangolare di questo tipo.

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