Bosco misto su roccia

SUMMER BONSAI FESTIVAL 2014

campusLo scorso giugno, a Fai della Paganella, nell’ambito della manifestazione Summer Bonsai Festival organizzato dalla Nippon Bonsai Sakka Kyookaio Europe ho tenuto una lezione teorica e pratica su due stili a me molto cari, il yoseue (boschetto) e ishizuki (Paesaggio su roccia). Sono due stili che rappresentano bene il paesaggio San Sui, tutti e due gli stili vengono definiti bonsai creativo, perchè si tratta di un tipo di bonsai che da largo spazio alla creatività ed è abbastanza facile da realizzare e con tempio relativamente veloci potrà venire esposto.

IMG_0269La mattina ho tenuto la parte teorica

foto 3-5La roccia, si tratta di una pietra Ibigawa (del fiume Ibi), era stata lavorata per venire usata in questo modo. In mezzo alla pietra era stato scavato un laghetto.

In questa posizione la roccia, anche se bella di materiale e colore, appariva un po’ banale.

foto 1-10Guardando la roccia da questo lato dava l’impressione di una grotta, come fronte è interessante ma si perdono molte qualità della texture della pietra.

La superficie della roccia appare troppo liscia e monotona.

foto 1-11Quest’altro fronte è molto interessante, però perdiamo sia il lago che la grotta.
20140625-110226-39746420.jpg Alla fine decido per questo fronte, una parte del lago viene mantenuto.

La roccia evoca una valletta con delle cascatelle.

Visto il periodo, fine giugno, non molto adatto a lavorare sulle radici delle piante, ho pensato di realizzare un bosco su roccia.

Un bosco misto in prevalenza di latifoglie.

Un bosco non di alta quota ma che evocherà un paesaggio simile a quello in qui vivo.

Decido però di usare solo essenze giapponesi, un bosco di aceri palmati sarà l’elemento principale. Gli altri elementi saranno per di più materiali ricavati da talea, coltivati in vasi piccoli.20140625-110226-39746776.jpg Sul retro incollo con una colla bi-componente una rete di plastica che mi permetterà di contenere molto terriccio e dei fili metallici per fissare le piante.20140625-110227-39747528.jpg 20140625-110227-39747982.jpg

Di norma sul lato meno bello della pietra si posizionerà il Keto (terriccio appiccicoso di palude usato per realizzare gli ishizuki)

Questa parte tagliata era in origine la base della roccia.

Per la parte pratica mi sono fatto assistere dalla mia allieva Melanie WalzerIMG_0274

IMG_0292 Si applica il Keto.

Il keto va miscelato con akadama fine, questo gli permette di avere maggiore elasticità cioè di non screpolarsi poi sotto il sole. Questi tipi di terricci una volta assciugati assorbono con difficoltà l’umidità.IMG_0295 Si fissa una prima piantina alla roccia, un chaemacyparis nano giapponese riprodotto da talea.IMG_0298 Un kako sempreverde giapponese, anch’esso da talea.IMG_0299

 

Melanie mette del filo sui tronchi principali del boschetto di aceri palmati, perché dovranno essere modellati per armonizzarsi alla roccia.IMG_0354 Il bosco di aceri era stato già coltivato per diversi anni in vaso basso, perciò il pane radicale è stato manipolato molto poco.IMG_0384 IMG_0395 Sul retro della pietra è stato posizionata la maggior parte del terriccio.IMG_0407 Sopra il Keto si applica il muschio che avrà si una funzione estetica, ma anche di contenimento del terriccio che senza di esso alle prime piogge verrebbe lavato via.IMG_0411IMG_0420

IMG_0449La composizione come si può notare fa già un bel effetto, naturalmente negli anni a venire si dovrà lavorare sulla ramificazione fine.Featured Image -- 27127

Filmati di: Andrea Zamboni

Congresso Nippon Bonsai Sakka Kyookai 2019
23/11/2020

2 pensieri su “Bosco misto su roccia

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