Shinpaku lavorato ad Arona

Shinpaku lavorato ad Arona 31-8-07

Questo ginepro è un materiale di provenienza giapponese.

L’avevo acquistato tempo fa per la qualità della vegetazione.

Era uno di quei tipici bonsai di ginepro che si trovavano in commercio a poco costo, con un impostazione sommaria ed il filo che incideva la corteccia.

La prima cosa che feci fu di togliere il filo e rinvasarlo in akadama in un vaso di coltivazione per fargli riprendere il vigore.

Qualche anno dopo lo usai per una piccola dimostrazione presso un negozio di bonsai della mia zona.

Negli anni che seguirono fu concimato e lasciato di nuovo crescere liberamente, la sua prima impostazione non era ben definita e lasciava aperte diverse soluzioni.

Un lavoro che invece curai con attenzione, fu la creazione e definizione di due vene, con un interessante movimento, che percorrevano l’intero tronco.

Questo è lo stato del ginepro prima della dimostrazione ad Arona.

Essendo la dimostrazione di tempo limitato, 2 ore e 30 minuti, decisi di portare questo materiale che si prestava ad una lavorazione veloce, che però potevo curare in tutti i particolari, e che a lavorazione ultimata potesse dare già un senso di completezza.

La mia idea era di eliminare tutta la parte apicale, e formare il ginepro con il ramo basso.

Il materiale si poteva anche lavorare tenendo solo la parte alta ed eliminando quella bassa, ma con la soluzione scelta si ha più conicità e movimento nel tronco, cosa molto importante per la tipicità del ginepro.

Nella foto Diego Rigotti lavora un ginepro con  l’assistenza di Thomas Calmasini

È stata scortecciata tutta la vegetazione al disopra del primo ramo, ed eliminata una vena, quella che portava linfa alla parte apicale.

Avendo definito, precedentemente, negli anni, le zone di secco, le due vene erano autonome, nel senso che praticamente erano come due piante ben distinte, attaccate solo dalle zone secche del legno.

Si inizia a pulire la chioma

Alcuni ritocchi ai jin

Si applica il filo alla vegetazione

La lavorazione é ultimata.

Il ten-jin (secco apicale) verrà sicuramente ridotto, per essere più armonioso con la pianta.

Il mio intento era di dare a questo ginepro una naturalezza che richiamasse per forma e drammaticità i suoi cugini striscianti che si trovano sulle nostre montagne.

27/8/10

4 pensieri su “Shinpaku lavorato ad Arona

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