MUGO STEP BY STEP – SECONDA PARTE

Mugo step by step

La storia di un mugo yamadori dalla sua raccolta nel 2002 ai giorni nostri

SECONDA PARTE

Primo rinvaso

Di Nicola “Kitora” Crivelli

Fotografie dell’autore

e

Monica Crivelli

articolo pubblicato su Bonsai Italia ARTE E NATURA 83

Un mugo passo dopo passo

Dopo la piega drastica praticata nel febbraio del 2008 ed una prima impostazione grezza fatta un anno dopo nel gennaio del 2009, nel marzo dello stesso anno, con l’amico Mario, mi accingo ad effettuare il primo rinvaso

Riassumendo gli step fatti fin ora

 

Foto 01          2002  il mugo appena raccolto dall’amico Maurizio

Foto 02          2006 il mugo entra nella mia collezione

Foto 03          2008 il mugo è pronto per la suo primo step

Foto 04          Il mugo dopo la piega pratica fatta con l’aiuto dell’amico Enzo

Foto 05          Gennaio 2009 una prima filatura grezza

Primo rinvaso

In una giornata piovosa del marzo 2009, con l’aiuto di Mario faccio il primo rinvaso a questo mugo. Rinvasare i pini yamadori in giornate piovose, è utile per non far danneggiare la corteccia fragile e vecchia.

 

Foto 06          In marzo, aiutato da Mario Pedrazzetti, mi accingo a rinvasare il mugo

Foto 07          Giornata piovosa, ma il momento era quello giusto, le gemme belle gonfie. La corteccia bagnata rimane meno delicata alle manipolazioni.

Foto 08          Un bell’apparato radicale

Foto 09/10    Si districano le radici, si cerca di eliminare la maggior parte del terriccio originario.

Foto 11          Si fa una prova, il vaso non è ancora quello definitivo, abbastanza grande ma più facile da trasportare.

Foto 12          Bisogna ridurre ancora un poco il pane radicale

Foto 13          La zolla deve essere ridotta

Foto 14          Un bello strato di drenaggio, il vaso non è un granché ma per ora si pensa solo alla coltivazione

Foto 15          Si lavora di fino sulle radici, con il bastoncino di legno

Foto 16          Un bel po’ di radici

Foto 17          Si riprova a inserirlo nel vaso

Foto 18          Forse ci siamo

Foto 19          si fissa bene la pianta al vaso

Foto 20          Mario tiene il mugo fin quando non è ben fisso nel vaso

Foto 21          La miscela di terriccio da me usata è composta di Akadama, kiryo e pomice. Sul fondo del vaso dispongo anche del carbone di legna.

Foto 22          Con i bastoncini si fa penetrare il terriccio tra le radici

Foto 23          Si bagna fino a quando l’acqua non esce pulita dai fori di drenaggio.

Foto 24          Foto di rito, sudati, bagnati ma soddisfatti, il mugo rimarrà in questo vaso di coltivazione, almeno fino alla primavera del 2012

Foto 25          Luglio 2009 in questa foto si vede bene il punto dove è stato piegato il tronco

Foto 26/27    Eseguo alcuni lavori di rifinitura del ten jin

Foto 28          il retro del mugo, il tronco sale a spirale

Foto 29          il fronte

Foto 30          il punto focale di questo mugo

Foto 31          dei dettagli della legna secca, jin e shari

Foto 32          in agosto, come in quasi tutti i miei pini, pratico la pulizia degli aghi vecchi

Foto 33          il mugo visto di lato

Foto 34          in settembre con l’aiuto di alcuni tiranti compatto di più il tronco, in questo modo sono riuscito ad alzare il tenjin (jin apicale) ed eliminare le linee orizzontali del tronco

Foto 35          particolare del sistema di tiranti da me usato per avvicinare l’apice alla base


Foto 36/37    dettagli del tronco con i suoi jin e shari

Foto 38          il mugo sotto la neve nel dicembre 2010

6 pensieri su “MUGO STEP BY STEP – SECONDA PARTE

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