Bagolaro display

Bagolaro work in progress

VSB-Workshop in Schinznach

Ecco l’articolo pubblicato su Bonsai kunst nr 78 sul workshop con ginepri sabina a Schinznach tenutosi lo scorso 23 aprile 2016

 

 

 

Traduzione commenti:

È la prima volta che mi trovo tra le mani dei sabina svizzeri, ho già lavorato con successo dei sabina italiani della Val d’Aosta come dei sabina spagnoli “rastrera”, ma sono rimasto piacevolmente sorpreso della qualità di queste piante: hanno la vegetazione compatta e non pendula.

I materiali erano ben attecchiti e forti.

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Progetto 1

Questo ginepro è stato impostanto in uno stile due tronchi in semi cascata (sokan han kengai)

Il tronco principale è quello più basso. Si dovrà lavorare in maniera che diventi più grosso il diametro del tronco; per questo motivo abbiamo mantenuto più vegetazione.

Sul tronco figlio si dovrà invece lavorare per contenerne la crescità e la vegetazione.

I bonsai con tronchi sottili “bunjin” devono essere molto essenziali e, con il tempo, acquisire eleganza.

Per il vaso si potrebbe usare un vaso tondo o esagonale alto da semi cascata. Potrebbe essere anche interessante l’utilizzo di una pietra di luna (kurama ishi)

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Progetto 2

Interessante materiale da bunjin. Il problema principale di questo bel materiale era che ad un certo punto il tronco si divideva in tre.

Facendo ben attenzione al percorso della vena linfatica, abbiamo dovuto eliminarne uno, che è stato lavorato a jin.

Abbiamo scelto, per continuare il tronco, il ramo più ramificato.

Il secondo apice è stato lavorato come ramo principale (sashi eda)

Anche in questo caso, come prima impostazione abbiamo cercato di mantenere più vegetazione possibile; in futuro il disegno dovrà diventare molto piû essenziale, come è auspicabile nello stile Bunjin.

Come si vede nel progetto, il secondo ramo in futuro dovrà essere accorciato.

 

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Progetto 3

Questo materiale presentava una curva molto naturale nell’apice, curva che dovrà diventare il punto focale di questo bonsai.

Sono stati filati praticamente tutti i rami; in futuro si dovrà lavorare per ricreare i vuoti e i pieni, molto importanti nel bonsai.

Un bonsai con tronco sottile non dovrà avere una chioma troppo espansa. Nella grafica ho evidenziato come si dovrà suddividere i palchi.

 

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Progetto 4

Kengai o han kengai, cascata o semi cascata.

Il nebari (base) e il tachiagari (prima parte del tronco) di questo ginepro erano adatti per uno stile cascata.

Come primo step abbiamo scelto lo stile cascata con un tipico ramo in cascata.

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Progetto 5

Anche questo ginepro è stato lavorato in stile cascata (kengai)

I ginepri in natura hanno un portamento naturale strisciante e spesso in cascata.

Il lavoro più in portante in questo ginepro è stato di compattare la parte bassa.

Nel shinpaku (juniperus chinensis) le curve del tronco sono un pregio, perché rientrano nella tipicità dell’essenza, perciò più curve ci sono meglio è.

Nei matetiali yamadori, inoltre, le curve sono molto naturali a differenza dei materiali costruiti in campo che a volte risultano un po’ artificiali.

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Progetto 6

Un bel materiale adatto allo stile shakan (inclinato)

Il nebari di questo ginepro è molto interessante. Nel ginepro non è necessario un nebari a raggera come in quasi tutte le altre essenze. La prima curva marcata in partenza darà molto carattere a questo futuro bonsai.

Ha un Sashieda (ramo principale) molto importante. Questo ramo dovrà svilupparsi come un secondo tronco, con un suo apice.

Il ramo di destra è importante per bilanciare la pianta.

A me piacciono i bonsai con una direzione ben definita.

 

http://www.bonsai-vsb.ch

 

 

“Tassotto” work in progress-Pottura di giugno

Il tasso è stato lasciato crescere liberamente per tutta la primavera, aiutato anche da un buon terriccio drenato e una buona concimazione. Non è stato pizzicato.

Il vigore della pianta perciò è al top.

A giugno quando la prima crescita vegetativa è matura, quando gli aghi diventano scuri, si procede alla potatura con le forbici. Con le forbici si equilibra il vigore di ogni singolo ramo.

Il primo ramo che deve ingrossare di spessore è stato cimato solo leggermente. L’apice e le zone forti suon state potate di più, tornando indietro anche sulla vegetazione vecchia.

Il tasso risponderà con una seconda vegetazione, anche arretrata.