traduzioni tratte da:
The Kanji Dictionary
SHIN – 真
2k8.1
SHIN true, genuine
Makoto true, sincere
Ma- just,right, due (north); pure, genuine, true
GYOU – 行
3i3.1
KOU go, proceed; do, carry out; bank
GYOU line (of text), row; walk along; do, carry out
AN go, travel; carry with
I(ku), yu(ku) go
I(keru) can go; be good
Okana(u) do, carry out, conduct
Kudari (vertical) line (of text)
SOU – 草
3k6.13
SOU grass, small plants ;original; first draft; cursive handwriting
Kusa grass; small plants
Mi azzardo ora a spiegare i singoli termini nell’ambito del bonsai, e in modo più ampio nella cultura Giapponese.
SHIN
Shin è la realtà, la verità la purezza.
Negli stili bonsai è l’eretto formale Chokkan.
Tra le essenze sono le conifere, in primo il pino essenza molto maschile. I tipi di vaso sono quelli rettangolari e ben definiti nelle linee.
Nell’allestimento shin è quello più formale classico che rispetta rigidamente le regole e la tradizione.
Shin significa anche il periodo dell’apprendere, nella tradizione Giapponese il ripetere ciecamente gli insegnamenti del Maestro.
GYOU
Gyou è ’interpretare, nella calligrafia SHODOU é il semi corsivo, una scrittura più veloce e libera.
Nel bonsai lo stile Moyogi, eretto informale/casuale, è una delle sue espressioni, le latifoglie sono gyou, come i vasi ovali e rotondi . In generale gyou è anche un impostazione più leggera e libera.Gyou è anche il portamento tipicamente femminile delle latifoglie.
Anche lo stite GYOU nell’allestimento del bonsai nel Tokonoma è qualcosa di più libero, meno formale.
Nell’apprendimento è il momento di agire, rielaborare e re-interpretare gli insegnamenti ricevuti. Acquisire un proprio stile personale.
SOU
Il kanji Sou vuol dire erba, nel bonsai sono i Kusamono (cose d’erba), i bonsai di erbacee e le erbe di compagnia, Kusamono e Shitakusa. Ma non solo, sono anche piante impostate in modo molto libero e naturale. Sono sou le piante da fiore e da frutto. I vasi sou hanno forme rustiche e molto naturali sia nel colore che nella pasta (ceramica raku)
Sono Sou anche i bonsai in stile Bun-jin
Anche l’allestimento Sou rappresenta qualcosa di estremamente libero, personale e raffinato.
Nella vita ed apprendimento il periodo Sou è molto vicino allo stato di SATORI (budda nella tradizione orientale). Una persona, un Maestro in stato Sou è libero da tutte le regole, ogni cosa che fa e giusta.
Un Bun-jin un uomo di cultura, un eremita un saggio.
Questi tre termini possono essere visti come un percorso o cammino Dou.
Dalla fase iniziale di apprendimento Shin la ripetizione incondizionata degli insegnamenti del Maestro. Al momento Gyou la re-interpretazione ed affermazione della propria personalità. Fino al culmine della fase Sou dove tutto è possibile, dove ogni cosa viene fuori senza pensare.
Il fatto di usare troppo la testa, ragionare troppo sulle tecniche (arti Marziali, Shodou, ecc.) è un handicap della nostra cultura occidentale.
Queste tre fasi vanno vissute e sperimentate in successione. Essere Gyou o Sou senza passare dal Shin è una cosa impossibile.