
Rinvasando un chojubai shohin/mame

Il risultato dopo una giornata di lavoro
Piccola lezione sulla tecnica della separazione delle vene e i percorsi linfatici.
Melanie pulisce la corteccia, è importante togliere scaglie ed impurità.
Con un pennarello si traccia dove dovremo incidere con il fessuratore.
Prima suddivisione del tronco in due parti
Bisogna fare attenzione a seguire le vene del legno.
Ora il tronco è suddiviso in tre parti di differente spessore.
Si svuota con l’ausilio di una fresa elettrica la parte centrale del tronco. Vengono applicati anche dei tutori.
I tre “tronchi” vengono avvolti con del nastro auto agglomerante.
I tre “tronchi” vengono filati con filo di rame abbastanza grosso.
I tre “tronchi” vengono impostati creando curve dolci e sinuose.
I tronchi vengono anche ruotati sull’asse in modo che la vena e lo shari avranno un movimento a spirale.
Il ginepro alla fine del primo step.
Vista laterale
Rinvaso di un chojubai da talea.
Creo un estensione della roccia nel punto meno interessante, la parte piatta.
Ho fissato la rete di plastica con una colla bi componenti
Sul lato destro fisserò il chojubai
Ho incollato anche due fili d’ancoraggio.
Una pietra
Un chojubai
Il chojubai verrá fissato sulla roccia
Il lavoro ultimato, ho usato una tela di yuta per contenere il terriccio.
l’anno prossimo filerò i rami in modo che siano più ordinati